Spaccato pannello Rooftile

Per isolare termicamente un terrazzo o un tetto piano dobbiamo programmare varie cose, tra cui le pendenze, il tipo di isolante, la pavimentazione, e tutti i tempi ed i materiali che ne conseguono. E se questo tetto dovrà anche ospitare pannelli fotovoltaici? Dovremo pensare ad avere una certa stabilità e pedonabilità, per poterlo montare e manutentare. Quindi come possiamo rendere più semplice questo processo, ed avere una resa uguale, se non migliore, con un solo prodotto?

INDICE

  • ROOFTILE™: isolante e pavimentoPannello Rooftile isolante
  • Applicazioni di ROOFTILE™
  • Caratteristiche Tecniche
  • Posa
  • Conclusioni

ROOFTILE™: isolante e pavimento

ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante che combina l’efficienza termica dell’isolante RAVATHERMXPS X 300 (additivato con Carbon Pure), con l’efficacia massiva del cemento superficiale. Questa accoppiata studiata da Ravago per l’isolamento delle coperture piane garantisce grandi prestazioni e durabilità con spessori ridotti. Il pannello isolante infatti non assorbe acqua, e la malta cementizia assicura stabilità e compattezza della copertura. In parole semplici il prodotto è composto da un pannello isolante a cui viene data una finitura di 2cm di malta, in modo che si abbia resistenza e isolamento in un unico corpo.

Applicazioni di ROOFTILE™

Questi pannelli sono particolarmente adatti per terrazzi e tetti piani che devono essere isolati e pavimentati, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni. Infatti nonostante gli spessori ridotti dei pannelli, le caratteristiche tecniche permettono la pedonabilità e quindi di ospitare strutture per pannelli fotovoltaici, con grande facilità di posa e risparmio di tempo, offrendo una soluzione versatile ed efficiente per svolgere il lavoro di montaffio e manutenzione in maniera accurata.

Caratteristiche Tecniche

Materiale isolante: XPS monostrato con particelle di Carbon Pure (da 50 o 80mm)
Finitura Superficiale: Strato protettivo bianco in malta cementizia modificata (da 20mm)
Emissione di VOC: Classificata A+ secondo Decr. no 211-321 del 2011
Ritardante di fiamma: PolyFR
Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD): Conforme a ISO 14025
Conformità ai Criteri Ambientali Minimi: D.M. 23/06/2022

Qui sotto possiamo osservare anche la tabella delle proprietà del prodotto, che ci mostra le incredibili caratteristiche.

Tabella proprietà tecniche Rooftile

 

Ma veniamo ora al tema più interessante di ROOFTILE: la posa.

Posa

Innanzitutto i pannelli ROOFTILE™ sono stati dimensionati a 600*300mm, misura studiata per facilitarne la movimentazione in cantiere e ridurre gli sprechi in fase di posa.
Prima di posare i pannelli ROOFTILE™, è importante verificare la planarità e le pendenze del tetto e applicare l’impermeabilizzazione di base (guaina).Montaggio Rooftile su tetto piano
Una volta sistemate le pendenze è possibile incollare direttamente il pannello sulla guaina, facendosi aiutare nei raccordi dai profili maschio-femmina già intagliati nei pannelli (che riducono i ponti termici), e… posa finita.
Solo nei casi in cui si rende necessario, assicurare un fissaggio aggiuntivo per evitare spostamenti.

Conclusioni

Ricapitolando, ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante studiata da Ravago per l’isolamento termico di terrazzi e coperture piane. Specifico per la posa di strutture per il fotovoltaico, ma ottimo sia per ristrutturazioni che nuove costruzioni in generale. Saltuariamente pedonale e dalle ottime prestazioni rimane maneggevole e semplice da posare.

Avete mai provato questo prodotto o accoppiate simili su coperture piane? Fatecelo sapere nei commenti!

Se volete saperne di più sul prodotto qui il link alla scheda prodotto Ravago, oppure contattateci allo 075.5280928 o alla mail info@mac-edilizia.it

Per scoprire tutti i prodotti che trattiamo visita la nostra home!

 

Sifone inox antinsetti per fognature

 

Il sifone inox Ecosystem, targato Link industries, nasce da un’idea semplice ma piuttosto efficace: evitare la risalita di liquidi, odori e sostanze dai pozzetti in cui viene installato. Sembrerà una banalità, ma per gli addetti ai lavori non lo è.

Vediamo meglio allora quali sono state esigenze e motivazioni che hanno portato allo sviluppo di questo prodotto, e perché potrebbe essere la risoluzione a molti problemi.

 

  • Perchè il sifone Ecosystem
  • Com’è fatto
  • I vantaggi
  • Conclusioni

 

  • Perchè il sifone Ecosystem

Nei primi mesi del 2022 città come Brescia, Fidenza, Venezia, ed altre, hanno dichiarato degli stati d’emergenza relativi alla salubrità degli ambienti pubblici a causa di zanzare, topi, mosche ed altri insetti.

Allo stesso modo, nei primi giorni di Marzo la giunta comunale umbra ha emesso un ordinanza (di cui vi lasciamo il link) per rafforzare misure preventive contro zanzare ed insetti in generale, richiedendo maggiore attenzione ai cittadini sulle potenziali fonti di proliferazione di larve e batteri. Addirittura è stata prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00

Tra le molte azioni richieste vi è quella della sanificazione di tombini, griglie e pozzetti di raccolta e scarico dell’acqua. Compito non facile questo, data la grande quantità degli stessi e la necessaria periodicità dei trattamenti.

Ed è qui che entra in gioco il sifone inox Ecosystem, e ora vediamo perché.

 

  • Com’è fatto

Il sifone Ecosystem è strutturalmente molto semplice: ad uno stampo inclinato a forma di ”tappo” con un buco centrale, viene applicato un sistema di apertura e chiusura a leva basculante che grazie al peso dei rifiuti si apre, lasciandoli cadere, e poi si richiude.

Sifone inox Ecosystem

Meccanismo d’apertura di un sifone Ecosystem al rovescio

Tutto il sifone è realizzato in acciaio inox AISI 304, così da evitare arrugginimento, usura e proliferazione di batteri.

Il meccanismo di chiusura e il materiale di realizzazione permettono di far defluire diverse quantità di rifiuti sia liquidi che solidi, senza mai creare ingorghi.

Prodotto e brevettato  per essere montato su diverse misure di caditoia lo troviamo nelle misure, in cm, di 30×30; 40×40; 50×50; 55×55 e 60×60.

 

  • I vantaggi

I vantaggi principali di questo sifone, in parte già elencati, sono sicuramente la riduzione dei cattivi odori di risalita, l’eliminazione di acque stagnanti in cui proliferano batteri e insetti e l’innevitabile calo di veleni utilizzati per la disinfestazione.

Ma la gestione meccanica dei rifiuti di questo sifone favorisce anche il giusto deflusso nell’impianto fogniario, evitando ingorghi e accumuli di rifiuti in punti critici.

Inoltre, grazie alla sua struttura in acciaio inox, anche la durabilità è un elemento a favore del sifone, che oltre a non arrugginirsi e non degradarsi, può essere pulito con prodotti acidi e non subire nessuna usura.

E per concludere, il prodotto vanta anche il fascino del made in Italy: progettato infatti da Link industries, la produzione è di un’azienda tutta italiana!

 

  • Conclusioni

Abbiamo visto qual’è stata la problematica che ha portato alla creazione di questo nuovo sifone, com’è fatto e quali sono i vantaggi del prodotto ad oggi. Se non ne siete sicuri e volete vederlo dal vivo, passate da noi in sede!

Vi lasciamo anche un video di presentazione del prodotto, così potete farvi un’idea.

Se l’avete già usato invece, fateci sapere com’è stata la vostra esperienza!

 

 

 

Pittura umana

Perché dopo anni di ricerca su materiali e tecnologie ci troviamo a parlare di una semplice pittura?

Latta di pittura umana

Perché non è una semplice pittura.

Infatti la ricerca condotta nei Laboratori Loggia in collaborazione con l’Università La Sapienza ed il Pa.L.Mer, sulla scia della rivoluzione della Bioedilizia, hanno portato alla creazione di un prodotto semplice ma decisivo: la pittura Umana, un sistema innovativo per l’abbattimento e mitigazione dell’inquinamento ambientale degli interni secondo le linee guida ministeriali.

Cos’è la pittura Umana?

Umana Classic è un’idropittura lavabile da interni prodotta da Loggia industria vernici, che agisce sulla qualità dell’aria interna grazie ad una tecnologia innovativa che permette di catturare e neutralizzare i principali agenti inquinanti presenti all’interno degli edifici.

Questo non solo permette di respirare aria pulita in tutti gli ambienti interni, ma come dimostrato in un recente studio riguardo la famiglia di virus Sars-CoV-2, la pittura è in grado di rendere innocui in pochi minuti e in modo permanente tutti i virus e i batteri che ne toccano la superficie.

(Qui la ricerca completa)

Vernice antibatterica umana

Proprietà

Questa particolare pittura infatti sfrutta la proprietà fotocatalitica Ecoattiva, un processo che, grazie alla luce, garantisce la degradazione delle sostanze inquinanti tramite fotocatalisi. La fotocatalisi è un processo di ossidazione degli agenti inquinanti che vengono così trasformati in agenti inerti. Il prodotto ha infatti il brevetto del sistema S.A.R.C. (sistema antiossidante a rilascio controllato).

La pittura agisce rilasciando una sostanza antiossidante di origine vegetale che ha effetto su tutte le sostanze nocive come polveri, smog, muffa, virus e batteri.

Per questo è stata la prima pittura su cui si sono approfonditi gli studi inerenti all’azione virucida nei confronti del SARS-CoV-2, scoprendone la marcata azione di degradazione dei virus. Degradazione che si attiva già dai primi minuti di contatto e ha durata costante nel tempo.

 

Applicazione ed effetti

Applicabile sulla maggior parte dei supporti solitamente utilizzati (intonaci, gesso o cartongesso o conglomerati di vario genere) l’applicazione è presso che uguale alle normali vernici presenti sul mercato. Sia a pennello che a rullo, basta diluirla al 25-30% con acqua e aspettare qualche ora tra una mano e l’altra.

Espositore pittura umana

Con una giornata di lavoro si otterrà una pittura da interni:

  • Antibatterica Naturale;
  • Antimuffa;
  • Che elimina il 99,9% dei batteri, muffe e microrganismi che contaminano gli ambienti interni.
  • Ipoallergenica
  • Ad Azione Igienizzante;
  • Certificata a contatto con alimenti Anticondensa.

 

Conclusioni

Abbiamo visto come quest’idropittura può essere utile al mantenimento di condizioni salubri degli ambienti interni, ambienti in cui un uomo europeo medio passa il 90% del suo tempo.

Ora che il prodotto esiste, ed è efficiente, sta a noi renderlo effettivo cercando di utilizzarlo in quanti più ambienti interni possibile.

Qui alla Ma.C. Srl, abbiamo deciso di investire molto su questa pittura: in primis l’abbiamo applicata su tutti gli interni della nuova sede che stiamo costruendo, per migliorare la qualità dell’aria di tutto lo stabile. In secondo luogo vogliamo incoraggiarne l’utilizzo sia diventandone rivenditori ufficiali, sia formando i nostri tecnici per poter offrire consulenze mirate all’utilizzo della pittura nei vari ambienti.

Conoscevi già questa tecnologia applicata ad una pittura? Se si, scrivici nei commenti la tua esperienza, oppure vieni a scoprirla in sede!

Pellet Econord Palazzetti

Se c’è una risorsa che nel corso dei secoli non ha mai smesso di stupire, questa è il legno. Le sue peculiari caratteristiche, oltre a renderlo necessario in quasi tutti i settori, fanno si che sia utilizzabile in ogni sua forma, dalla raccolta agli scarti. E stranamente, è proprio di questi ultimi che parleremo in questo articolo perché il pellet, nella maggior parte dei casi, è prodotto dagli scarti di lavorazione del legname. Vediamo meglio nel dettaglio questo prodotto, e il perchè secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia uno dei migliori sul mercato.

Indice:

  • Il Pellet: che cos’è
  • I suoi utilizzi
  • I vantaggi del Pellet Econord Palazzetti
  • Conclusioni

Il Pellet: che cos’è

Il pellet è un biocombustibile addensato solitamente ottenuto da scarti dell’industria del legname o da legno da recupero. La sua forma è cilindrica, con lunghezza variabile e colore dal marrone scuro al giallo paglierino. Si ottiene tramite un processo di pressatura ad umidità controllata, grazie al quale si sfruttano le caratteristiche del legno per ottenere un prodotto molto denso e compatto. Essendo fatto di legno appunto, la sua forza è l’ecologia. L’unico prodotto inquinante della filiera del pellet sono i residui della sua combustione, cioè le ceneri (chedipendono molto dalla qualità dello stesso).Pellet Econord Palazzetti

Se è vero che potrebbe sembrare molto simile al legno nell’utilizzo finale, va detto che esistono tanti tipi di pellet e che tra alcuni c’è davvero un’enorme differenza, sia dettata dalla qualità del legno che dalla lavorazione.

Per capirne le peculiarità abbiamo bisogno di tre dati:

Il potere calorifico, espresso in kWh/Kg, che ci dice quanta energia (calore) il pellet è in grado di emanare dalla sua massa durante la combustione;

Le ceneri, misurate solitamente dopo una combustione a temperatura di 550°, che rappresentano il residuo in percentuale lasciato dal pellet;

La durabilità meccanica, che valuta la resistenza meccanica del prodotto che, se molto bassa, indica una lavorazione non idonea e diminuisce la sua efficienza nella combustione.

I suoi utilizzi

Come già saprete, il pellet è utilizzato maggiormente per stufe, camini, cucine e caldaie di ultima generazione (quelle a pellet, appunto) come combustibile. Grazie alla sua struttura e il suo potere calorifico permette un riscaldamento più efficiente ad un minor costo. La sua forza infatti, è quella di far risparmiare l’utilizzatore sul lungo termine rispetto ad altri fonti di riscaldamento come quelle a legna o elettrico.

I vantaggi del Pellet Econord Palazzetti

In primo luogo va detto che il pellet Econord Palazzetti è prodotto da Binderholz, leader europeo nel settore del legno massiccio, con segatura purissima a base di abete rosso. La compagnia effettua costantemente dei controlli di requisiti chimici e fisici della materia prima e del prodotto finito, il monitoraggio dei processi di produzione e della logistica: questo è valso alla compagnia la certificazione ENplusA1, certificazione europea emanata dall’European Pellet Council, che definisce le caratteristiche della migliore qualità del pellet analizzandone produzione, stoccaggio e distribuzione.

Tornando ai dati prima spiegati, questa qualità si traduce in una netta differenza in termini di efficienza. Vediamo ad esempio il confronto di due dati importanti di un altro pellet molto presente sul mercato, non il peggiore né il meno costoso.

La sua scheda tecnica indica il Residuo di ceneri dell’1,1%, e un potere calorifico di 4,3 kWh/Kg. Questi due dati possono essere confrontati con i due presenti nella tabella qui sotto, riferita al Pellet Econord Palazzetti.

Scheda Pellet Econord

Scheda di Test (direttamente dal sito https://econord.info/pellet-econord-palazzetti/)

Possiamo vedere delle discrepanze, che seppur possano sembrare minime, in realtà si traducono in molteplici problemi di efficienza (il maggiore potere calorifico implica meno spesa per lo stesso risultato, minori residui di ceneri significano meno manutenzione e usura della stufa). Oltre al fatto che Binderholz per questo pellet non utilizza nessun additivo chimico, cosa quasi rara sul mercato.

Se volete maggiori informazioni, il pellet Econord Palazzetti è sempre disponibile qui alla Ma.C. e consegnabile in 24 ore lavorative.

Conclusioni

Abbiamo parlato del pellet, dei suoi utilizzi e perché secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia fra i migliori in circolazione. Il consiglio conclusivo che sentiamo di darvi è di investire soldi e tempo nella conversione dei vostri impianti di riscaldamento attuale a dei nuovi a pellet, sia per ragioni di ecologia (il pellet fa parte della nostra fornitura di Bioedilizia, a cui teniamo molto per rendere il futuro delle costruzioni più green) che per ragioni economiche.


Allora, ti è piaciuto l’articolo? Se l’hai trovato utile lascia un commento o condividilo sui tuoi social!

Se. hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarci tramite form o telefono dalla pagina dei contatti!

RAVATHERM™ XPS: L’ISOLANTE TERMICO AD ALTE PRESTAZIONI

Visto il periodo dedicato ai cappotti isolanti, abbiamo deciso di parlare proprio dell’elemento fondamentale di ogni cappotto: il pannello isolante. Parleremo di uno dei materiali isolanti più efficienti presenti sul mercato: il RAVATHERM™ XPS X dell’azienda Ravago building solutions.

Ravatherm: cos’è?

Ravatherm è una linea di materiale isolante in lastre fatto in XPS (polistirene espanso estruso) pensato appositamente per i cappotti termici, ma non limitato ad essi.

Un pannello di Ravatherm

Si presenta in lastre di varie dimensioni di colore grigio antracite ed ha una consistenza molto simile, ma certamente non uguale, al suo parente polistirolo.

Cos’ha allora di veramente diverso rispetto a tutti gli isolanti disponibili sul mercato?

I vantaggi di Ravatherm nell’isolamento a cappotto

In primo luogo il nostro Ravatherm offre un isolamento del 20% più efficiente di tutti gli altri prodotti sul mercato, dichiara l’azienda produttrice. Infatti la sua resistenza termica (pannello da 200mm) è di 6,45 K/W.

Altro punto importante è la durabilità: a parte l’altissima resistenza a deformazione, compressione e taglio,  l’azienda certifica una durata reale del prodotto testata di 30 anni, ma assicura che questo isolante avrà la stessa durata degli edifici, o comunque molto superiore ai 50 anni.

Questo è dovuto anche al fatto che le lastre di Ravatherm non sono biodegradabili, anche se prodotte con solo agenti espandenti naturali. Ciò assicura anche che i pannelli non siano un pericolo futuro per l’ambiente.

La sicurezza ambientale è un altro punto a favore del prodotto di quest’azienda. Certificato con sistema ISO 9002, esente da HCFC e HFC, Ravatherm non è ne un isolante naturale e ne biodegradabile, ma per questo l’azienda ha pensato bene di creare un ottimo materiale da riciclo. I pannelli infatti sono riciclabili sia meccanicamente che chimicamente, per essere riutilizzati nella stessa o in altre filiere.

Ultimo vantaggio di questa linea di prodotti è l’efficienza dimostrata in uno dei problemi più frequenti del cappotto termico: la condensa interstiziale. Ravatherm offre una permeabilità al vapore tale per cui la pressione parziale rimanga sempre al di sotto della pressione di saturazione (il che significa che il vapore non si ferma al suo interno) eliminando così il problema della condensa. Infatti Ravatherm ha un fattore μ di resistenza alla diffusione del vapore di 150, che è molto elevata.

Conclusioni

Per i tecnici del cappotto termico, Ravatherm, insieme agli isolanti naturali, è una delle opzioni più valide per chi ha intenzione di realizzare un isolamento efficiente e duraturo su qualsisi tipo di costruzione.

Dato da non sottovalutare inoltre è il fatto che attualmente Ravatherm è quasi sempre disponibile in medie o grandi quantità nei magazzini (qui alla Ma.C. ad esempio ne abbiamo una grande fornitura) pronte da caricare e portare in cantiere.

Per le aziende edili questa sarà una tranquillità in più.

Insomma efficienza, durabilità e sicurezza, a cui si aggiunge disponibilità: questi sono i punti su cui Ravago ha plasmato la sua linea di prodotti isolanti Ravatherm™ XPS X e per cui vi consigliamo di utilizzarli.

 

Avete già usato come isolante RAVATHERM™ in cantiere? Siete della stessa nostra opinione o contrari?

Fatecelo sapere nei commenti in modo da poter migliorare sempre di più i nostri servizi!

Se vi interessano altre news come questa cliccate qui!

 

Blocchi LegoMac: un’introduzione

I blocchi in cemento LegoMac non sono altro che blocchi manufatti in calcestruzzo pronti per essere assemblati. I principali vantaggi nell’utilizzarli, che vedremo dopo nel dettaglio, sono velocità e facilità di montaggio, e quindi un importante risparmio di tempo. Questi blocchi sono stati studiati e perfezionati nel nostro impianto di produzione, al fine di ridurre i costi ed aumentare l’efficienza nel loro utilizzo.

La composizione dei blocchi

I blocchi sono realizzati in calcestruzzo con resistenza >35,00 N/mmq, rinforzati da un’armatura monoblocco pre-assemblata in acciaio. Questo gli permette di sostenere grandi carichi e forze, come ad esempio quelle provocate da maree o inondazioni. I blocchi si presentano in tre differenti misure di lunghezza (200, 150 e 100 cm), al fine di essere montati facilmente ad incastro.

Prodotti dalla nostra azienda con sistema di qualità ISO9001:2015 e sicurezza ISO45001:2018, integrato e  certificato sia per codice EA16 commercializzazione di prodotti per edilizia, che EA29 per produzione di manufatti in calcestruzzo. (Per approfondire il discorso delle certificazioni di qualità sulla base delle quali agiamo ogni giorno, visita la nostra pagina di Storia e Politica aziendale)

I vantaggi dei blocchi LegoMac

Veniamo ora alla parte più interessante di questo prodotto: i reali vantaggi di acquistare un blocco pre-asssemblato invece di scegliere la classica gettata di cemento a fresco:

Il Montaggio

Montaggio blocchi LegoMac

Schema di posa dei blocchi

Il montaggio avviene infatti tramite l’uso di una gru o un carrello elevatore appoggiando ad incastro i blocchi uno sopra all’altro, proprio come un muro di Lego. Il montaggio non richiede nessuna preparazione tecnica, ma solo una buona manualità nella guida dei mezzi. Rispetto alla gestione di una gettata di cemento, in cantiere è sicuramente più veloce e comodo.

Il recupero

Altro vantaggio inaspettato dei blocchi LegoMac è la possibilità di recupero degli stessi. Essendo blocchi autosufficienti e montati ad incastro, questi possono essere facilmente smontati e riutilizzati in altri modi senza essere minimamente danneggiati. Lo smontaggio infatti ha lo stesso principio del montaggio: una persona con gru o carrello elevatore che solleva e sposta i blocchi, già pronti per essere riutilizzati. In un momento storico in cui si ricerca sostenibilità ed economia circolare questa caratteristica non è da sottovalutare.

Il tempo

Montaggio blocchi LegoMac

Esempio di montaggio di un blocco

Sicuramente il risparmio di tempo è uno dei più grandi vantaggi dei blocchi, ma anche quello più trascurato. In cantiere non si tende sempre a considerare il risparmio di tempo  come un vero e proprio risparmio di denaro, ma così è. Se è vero che un blocco di cemento di pari volume ha un costo di listino minore dei blocchi LegoMac, in questo costo non è considerata tutta la manodopera, gli accorgimenti e i rischi che necessita la gettata di cemento fresco (come ben sanno gli addetti ai lavori ad esempio, per una gettata c’è bisogno di un camion con betoniera, tavole da getto, personale impiegato costantemente, ma soprattutto tempi d’attesa per la completa asciugatura della gettata).

Le possibili applicazioni

Non a caso sono stati chiamati come la famosa azienda di mattoncini, poi che essendo blocchi in cemento a se stanti, le possibili applicazioni vanno veramente di pari passo con la fantasia. Iniziando da mura di contenimento di misure variabili per gestire frane, alluvioni o inondazioni, possono servire da sostegno per qualsiasi tipo di copertura rigida o flessibile. Possono anche essere utilizzati per creare piccole pareti divisorie, vasche di contenimento, mura antincendio, spartitraffico provvisori, barriere antintrusione o addirittura panchine.

Per vedere qualche altro esempio di applicazione vi lasciamo qui il link di un’azienda olandese.

 

Allora vi è piaciuto l’articolo? Che ne pensate dei blocchi in cemento LegoMac? Fatecelo sapere nei commenti!

 

Le zavorre per impianto fotovoltaico

Se parliamo di zavorramento di impianti fotovoltaici, ci riferiamo al supporto ideale per pannelli fotovoltaici da copertura piana. Le zavorre per l’impianto fotovoltaico sono ormai un accessorio indispensabile per la posa dei pannelli e per mantenerli supportati e stabili per lungo tempo. Era un sistema molto trascurato in passato ed ora rivalutato, visti gli innumerevoli vantaggi pratici ed economici che elencheremo in questo articolo.

Il fotovoltaico

Zavorre in calcestruzzo

Un esempio di struttura di zavorre su un tetto piano

Grazie alla transizione ecologica ed ai vari incentivi statali come Superbonus o Ecobonus, l’impianto fotovoltaico è diventato una priorità per tutti. I suoi vantaggi e utilità sono ormai conosciuti: il risparmio a lungo termine, l’assenza di manutenzione, l’indipendenza energetica, la produzione di energia pulita e così via. Insomma, è ormai risaputo che per investire sul futuro dell’energia, bisogna sicuramente puntare su fonti rinnovabili come l’energia solare.

Le uniche difficoltà che si presentano per un impianto fotovoltaico sono il luogo d’installazione e il corretto posizionamento/messa in sicurezza dell’

impianto stesso. Una volta risolti questi ostacoli iniziali, i pannelli non necessiteranno praticamente d’altro. Nel caso in cui la struttura d’appoggio dei pannelli sia piana è proprio qui che interviene il sistema di zavorramento.

Utilizzo delle zavorre Ma.C.

Come abbiamo già detto, lo zavorramento per il fotovoltaico è necessario per l’efficienza e la sicurezza dei pannelli.

Come Ma.C Srl, seguendo i trend di energia pulita e Bioedilizia, abbiamo creato una nostra zavorra in calcestruzzo che permette la corretta posa dei pannelli e che ne elimina tutti gli inconvenienti possibili. Installabili su copertura piana, terra battuta, asfalto e pavimentazioni con pendenza massima di 30°, le nostre zavorre in calcestruzzo assicurano una resistenza e durabilità molto elevate.

Catalogo Ma.C zavorre in calcestruzzo

Scheda tecnica delle zavorre Ma.C. (pagina 35 del catalogo)

Il loro peso assicura l’impianto a terra e la struttura ne permette la corretta installazione con l’inclinazione desiderata. Il materiale di cui sono costituite le zavorre è il calcestruzzo armato, materiale che permette una bassissima usura nel tempo e la capacità di resistere anche alle perturbazioni più intense. In questo modo inoltre, un unico sistema può resistere a diverse installazioni successive.

Montaggio

Zavorre in calcestruzzo montate su un tetto piano

Struttura di zavorre pronta alla posa dei pannelli

I vantaggi delle zavorre per fotovoltaico si vedono soprattutto nel montaggio: scaricando le zavorre dal camion si possono direttamente appoggiare sul tetto piano senza bisogno di forature che potrebbero rovinare l’isolamento della struttura. Il lavoro consisterà più che altro nell’assemblaggio delle apposite strutture per il fissaggio dei pannelli (tassellandole direttamente alla zavorra) e trasformando così le singole zavorre in un supporto unico e inamovibile per l’appoggio dei pannelli. In genere questo è un processo che aumenta i costi, poi che dilata i tempi di lavorazione a causa di accessori aggiuntivi costosi e difficili da reperire. Il sistema pensato per le nostre zavorre invece rende questo passaggio molto semplice e realizzabile con un semplice avvitatore, senza bisogno di materiali di alcun genere per i fissaggi.

 

Conclusioni

Abbiamo brevemente spiegato perché è importante l’energia solare per l’efficienza energetica, qual è l’accessorio principale per il montaggio di un pannello su coperture piane e quali sono i vantaggi delle zavorre in calcestruzzo Ma.C.
Quello che resta da sottolineare è che, soprattutto in questo periodo in cui gli incentivi per le fonti energetiche sono attivi e vantaggiosi, bisogna impegnarsi per una transizione ecologica che permetta di arrivare alla prossima decade con emissioni di carbonio nettamente ridotte. Il fotovoltaico è uno dei primi passi, il resto del cammino sceglietelo voi.

 

 

 

 

Cappotto isolante naturale

I Cappotti termici sono ormai una parte fondamentale dell’edilizia contemporanea. Quelli naturali o ecologici sono il futuro, e visti gli incentivi statali come il Sperbonus 110%, il momento per richiedere informazioni è arrivato! Chiamaci senza impegno per avere un quadro completo della situazione!