Blocchi LegoMac: un’introduzione

I blocchi in cemento LegoMac non sono altro che blocchi manufatti in calcestruzzo pronti per essere assemblati. I principali vantaggi nell’utilizzarli, che vedremo dopo nel dettaglio, sono velocità e facilità di montaggio, e quindi un importante risparmio di tempo. Questi blocchi sono stati studiati e perfezionati nel nostro impianto di produzione, al fine di ridurre i costi ed aumentare l’efficienza nel loro utilizzo.

La composizione dei blocchi

I blocchi sono realizzati in calcestruzzo con resistenza >35,00 N/mmq, rinforzati da un’armatura monoblocco pre-assemblata in acciaio. Questo gli permette di sostenere grandi carichi e forze, come ad esempio quelle provocate da maree o inondazioni. I blocchi si presentano in tre differenti misure di lunghezza (200, 150 e 100 cm), al fine di essere montati facilmente ad incastro.

Prodotti dalla nostra azienda con sistema di qualità ISO9001:2015 e sicurezza ISO45001:2018, integrato e  certificato sia per codice EA16 commercializzazione di prodotti per edilizia, che EA29 per produzione di manufatti in calcestruzzo. (Per approfondire il discorso delle certificazioni di qualità sulla base delle quali agiamo ogni giorno, visita la nostra pagina di Storia e Politica aziendale)

I vantaggi dei blocchi LegoMac

Veniamo ora alla parte più interessante di questo prodotto: i reali vantaggi di acquistare un blocco pre-asssemblato invece di scegliere la classica gettata di cemento a fresco:

Il Montaggio

Montaggio blocchi LegoMac

Schema di posa dei blocchi

Il montaggio avviene infatti tramite l’uso di una gru o un carrello elevatore appoggiando ad incastro i blocchi uno sopra all’altro, proprio come un muro di Lego. Il montaggio non richiede nessuna preparazione tecnica, ma solo una buona manualità nella guida dei mezzi. Rispetto alla gestione di una gettata di cemento, in cantiere è sicuramente più veloce e comodo.

Il recupero

Altro vantaggio inaspettato dei blocchi LegoMac è la possibilità di recupero degli stessi. Essendo blocchi autosufficienti e montati ad incastro, questi possono essere facilmente smontati e riutilizzati in altri modi senza essere minimamente danneggiati. Lo smontaggio infatti ha lo stesso principio del montaggio: una persona con gru o carrello elevatore che solleva e sposta i blocchi, già pronti per essere riutilizzati. In un momento storico in cui si ricerca sostenibilità ed economia circolare questa caratteristica non è da sottovalutare.

Il tempo

Montaggio blocchi LegoMac

Esempio di montaggio di un blocco

Sicuramente il risparmio di tempo è uno dei più grandi vantaggi dei blocchi, ma anche quello più trascurato. In cantiere non si tende sempre a considerare il risparmio di tempo  come un vero e proprio risparmio di denaro, ma così è. Se è vero che un blocco di cemento di pari volume ha un costo di listino minore dei blocchi LegoMac, in questo costo non è considerata tutta la manodopera, gli accorgimenti e i rischi che necessita la gettata di cemento fresco (come ben sanno gli addetti ai lavori ad esempio, per una gettata c’è bisogno di un camion con betoniera, tavole da getto, personale impiegato costantemente, ma soprattutto tempi d’attesa per la completa asciugatura della gettata).

Le possibili applicazioni

Non a caso sono stati chiamati come la famosa azienda di mattoncini, poi che essendo blocchi in cemento a se stanti, le possibili applicazioni vanno veramente di pari passo con la fantasia. Iniziando da mura di contenimento di misure variabili per gestire frane, alluvioni o inondazioni, possono servire da sostegno per qualsiasi tipo di copertura rigida o flessibile. Possono anche essere utilizzati per creare piccole pareti divisorie, vasche di contenimento, mura antincendio, spartitraffico provvisori, barriere antintrusione o addirittura panchine.

Per vedere qualche altro esempio di applicazione vi lasciamo qui il link di un’azienda olandese.

 

Allora vi è piaciuto l’articolo? Che ne pensate dei blocchi in cemento LegoMac? Fatecelo sapere nei commenti!

 

Le zavorre per impianto fotovoltaico

Se parliamo di zavorramento di impianti fotovoltaici, ci riferiamo al supporto ideale per pannelli fotovoltaici da copertura piana. Le zavorre per l’impianto fotovoltaico sono ormai un accessorio indispensabile per la posa dei pannelli e per mantenerli supportati e stabili per lungo tempo. Era un sistema molto trascurato in passato ed ora rivalutato, visti gli innumerevoli vantaggi pratici ed economici che elencheremo in questo articolo.

Il fotovoltaico

Zavorre in calcestruzzo

Un esempio di struttura di zavorre su un tetto piano

Grazie alla transizione ecologica ed ai vari incentivi statali come Superbonus o Ecobonus, l’impianto fotovoltaico è diventato una priorità per tutti. I suoi vantaggi e utilità sono ormai conosciuti: il risparmio a lungo termine, l’assenza di manutenzione, l’indipendenza energetica, la produzione di energia pulita e così via. Insomma, è ormai risaputo che per investire sul futuro dell’energia, bisogna sicuramente puntare su fonti rinnovabili come l’energia solare.

Le uniche difficoltà che si presentano per un impianto fotovoltaico sono il luogo d’installazione e il corretto posizionamento/messa in sicurezza dell’

impianto stesso. Una volta risolti questi ostacoli iniziali, i pannelli non necessiteranno praticamente d’altro. Nel caso in cui la struttura d’appoggio dei pannelli sia piana è proprio qui che interviene il sistema di zavorramento.

Utilizzo delle zavorre Ma.C.

Come abbiamo già detto, lo zavorramento per il fotovoltaico è necessario per l’efficienza e la sicurezza dei pannelli.

Come Ma.C Srl, seguendo i trend di energia pulita e Bioedilizia, abbiamo creato una nostra zavorra in calcestruzzo che permette la corretta posa dei pannelli e che ne elimina tutti gli inconvenienti possibili. Installabili su copertura piana, terra battuta, asfalto e pavimentazioni con pendenza massima di 30°, le nostre zavorre in calcestruzzo assicurano una resistenza e durabilità molto elevate.

Catalogo Ma.C zavorre in calcestruzzo

Scheda tecnica delle zavorre Ma.C. (pagina 35 del catalogo)

Il loro peso assicura l’impianto a terra e la struttura ne permette la corretta installazione con l’inclinazione desiderata. Il materiale di cui sono costituite le zavorre è il calcestruzzo armato, materiale che permette una bassissima usura nel tempo e la capacità di resistere anche alle perturbazioni più intense. In questo modo inoltre, un unico sistema può resistere a diverse installazioni successive.

Montaggio

Zavorre in calcestruzzo montate su un tetto piano

Struttura di zavorre pronta alla posa dei pannelli

I vantaggi delle zavorre per fotovoltaico si vedono soprattutto nel montaggio: scaricando le zavorre dal camion si possono direttamente appoggiare sul tetto piano senza bisogno di forature che potrebbero rovinare l’isolamento della struttura. Il lavoro consisterà più che altro nell’assemblaggio delle apposite strutture per il fissaggio dei pannelli (tassellandole direttamente alla zavorra) e trasformando così le singole zavorre in un supporto unico e inamovibile per l’appoggio dei pannelli. In genere questo è un processo che aumenta i costi, poi che dilata i tempi di lavorazione a causa di accessori aggiuntivi costosi e difficili da reperire. Il sistema pensato per le nostre zavorre invece rende questo passaggio molto semplice e realizzabile con un semplice avvitatore, senza bisogno di materiali di alcun genere per i fissaggi.

 

Conclusioni

Abbiamo brevemente spiegato perché è importante l’energia solare per l’efficienza energetica, qual è l’accessorio principale per il montaggio di un pannello su coperture piane e quali sono i vantaggi delle zavorre in calcestruzzo Ma.C.
Quello che resta da sottolineare è che, soprattutto in questo periodo in cui gli incentivi per le fonti energetiche sono attivi e vantaggiosi, bisogna impegnarsi per una transizione ecologica che permetta di arrivare alla prossima decade con emissioni di carbonio nettamente ridotte. Il fotovoltaico è uno dei primi passi, il resto del cammino sceglietelo voi.

 

 

 

 

Percolatore in cemento Ma.C.

Con l’avanzamento della tecnologia e la necessità di un’ecosistema rinnovabile, gli impianti di depurazione delle acque stanno facendo dei grossi passi avanti. Si ricerca sempre di più la sostenibilità della purificazione e lo smaltimento degli scarti, senza incorrere in un’ingente manutenzione dell’impianto di depurazione. A giocare un ruolo importante in questa dinamica è proprio il letto (o filtro) percolatore per il trattamento delle acque reflue.

Essendo produttori di manufatti in cemento, anche noi abbiamo investito sulla creazione di ”MacPerc”, un modello di percolatore con alcuni fondamentali punti di forza.

Procediamo però per gradi.

Cos’è un filtro percolatore

 

Il filtro percolatore è un reattore biologico per il trattamento delle acque reflue domestiche.

E’ realizzato solitamente in plastiche rinforzate e riempito di elementi in polipropilene ad elevata superficie specifica.

Essendo una parte di un impianto di depurazione, esso è connesso al resto tramite due tubi: uno in entrata, che immette l’acqua sporca sul fondo del letto, ed uno in uscita, che riprende l’acqua pulita dalla superficie.

 

Come funziona il percolatore: sfruttamento della chimica di base

 

Come già citato, oltre ai tubi in entrata ed uscita, il nostro percolatore è costituito da corpi di riempimento (polipropilene ad elevata superficie specifica) che hanno una funzione precisa: permettere la formazione della flora batterica all’interno della vasca.

Infatti questa particolare superficie permetterà l’attecchimento di un biofilm composto da microrganismi batterici anaerobici, immersi nel liquame della vasca. Questi microrganismi andranno ad agire, come da ciclo naturale, sulla depurazione dei liquami stessi decomponendoli.

Mostrare la sezione interna di un filtro percolatore

Sezione di un filtro MacPerc Umbria

Semplificando infatti, il funzionamento del percolatore è fondato sulla riproduzione di fenomeni biochimici naturali, creando le condizioni necessarie per cui questi fenomeni siano costanti, controllati e più veloci.

Le sostanze inquinanti presenti nell’acqua vengono così biodegradate durante il percolamento dell’acqua attraverso il letto filtrante del filtro percolatore, restituendo in superficie acqua pulita.

 

Perchè MacPerc Umbria è diverso da tutti gli altri

 

I comuni percolatori che si trovano in vendita sono sicuramente efficienti, ma hanno un grosso problema: la struttura esterna è fatta generalmente in polietilene e perciò non possono essere in nessun modo carrabili se non realizzando sul posto una soletta in calcestruzzo armato. Questo significa non solo che andrà prevista nel progetto un’area che rimarrà inutilizzabile al passaggio, ma saranno necessari anche lavori per la posa della vasca e la sua stabilizzazione. La problematica si pone soprattutto sui condomini, dove l’impianto di depurazione è necessario ma lo spazio a disposizione è sempre ridotto.

Percolatore in cemento MacPerc Umbria

MacPerc Umbria pronto al trasporto

Invece, la forza del percolatore ”MacPerc” è di avere la struttura in calcestruzzo armato, ricoperto da un solettone ad alta resistenza.

Questo permette una carrabilità completa (addirittura a carichi maggiori di 400kN) e un tempo di posa ridottissimo, poiché basta posizionare il percolatore nella fossa già predisposta ed interrarlo con la semplice terra di scavo.

Inoltre nel solettone, sempre in calcestruzzo armato, sono affogati degli appositi chiusini in ghisa che permettono un’agevole apertura per la consueta manutenzione della vasca.

Ovviamente ”MacPerc Umbria” è realizzato in ottemperanza al D.Lgs. 152/06 e dimensionato secondo D.G.R. Umbria n. 1024 del 19/09/2018 e, secondo necessità, disponibile in tre diverse misure: 100x100cm, 120x120cm, 150x150cm.

 

Domande frequenti

  • E’ possibile che il filtro si intasi?

Essendo un trattamento depurativo secondario (conseguente quindi ad un pre-trattamento, come le vasche Imhoff) è difficile che si intasi ma possibile. Inoltre i nostri corpi di riempimento hanno una superficie per unità di volume filtrante di 140m2/m3, con un volume di vuoti superiore al 90%; con questa soluzione vengono minimizzati i rischi di intasamento del letto.

  • Com’è possibile fare manutenzione all’interno del filtro? 

 La vasca è completa di solettone ad alta resistenza con annegati chiusini in ghisa opportunamente dimensionati per ispezione e pulizia dell’impianto.

  • Il percolatore emana cattivi odori?

Assolutamente no. Nonostante il suo funzionamento si basi sulla decomposizione di agenti chimici, gli odori che ne provengono sono confinati all’interno della vasca.

Conclusioni

Abbiamo visto cos’è un percolatore, com’è strutturato, qual è il suo funzionamento e perchè ”MacPerc” è diverso dagli altri. Ti segnaliamo questo documento se vuoi approfondire la tua conoscenza in merito.

Il percolatore è sicuramente una soluzione curiosa per gli amanti della natura, ma anche vantaggiosa per chi sta decidendo che impianto di depurazione costituire in casa propria o altrove.

La strada per portare l’edilizia ad essere ad impatto zero è ancora lunga, noi ci stiamo provando già da tempo con il nostro reparto di Bioedilizia, intanto tu comincia con un percolatore!

Se necessiti di maggiori informazioni su costi e servizi, visita la nostra Home page e contattaci!